Visita al Villaggio Crespi
Villaggio Crespi, 23 giugno 2025
Un gruppo dei Maestri del Lavoro di Monza e Brianza ha visitato il Villaggio Crespi.
Crespi è un oggi un sito Patrimonio dell'UNESCO, un eccezionale pezzo di storia che non è solo un monumento: Crespi è un sito Unesco abitato! Ancora oggi tutte le case del Villagggio sono abitate da una comunità composta ancora in maggioranza dai discendenti dei lavoratori originari della storica fabbrica tessile. Una comunità orgogliosa del proprio passato e desiderosa di instaurare un rapporto diretto, costruttivo e rispettoso con i tanti visitatori in arrivo.
Il Villaggio Crespi d'Adda è una vera e propria cittadina completa costruita dal nulla dal padrone della fabbrica per i suoi dipendenti e le loro famiglie. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari.
Fabbrica e villaggio di Crespi d'Adda furono realizzati a cavallo tra Otto e Novecento dalla famiglia di industriali cotonieri Crespi, quando in Italia nasceva l'industria moderna.
Il paesaggio che ospita Crespi d'Adda è davvero singolare: il villaggio è inserito in una sorta di culla, un bassopiano dalla forma triangolare che è delimitato da due fiumi confluenti e da un dislivello del terreno, una lunga costa che lo cinge da nord.
I due fiumi sono l'Adda e il Brembo, che formano una penisola chiamata "Isola Bergamasca", alla cui estremità si trova appunto il villaggio; mentre lungo la citata costa correva anticamente il "Fosso Bergamasco", linea di confine tra il territorio del Ducato di Milano e quello della Repubblica di Venezia.
A Crespi d'Adda si annovera notevole diversità di stili, oscillante tra classicismo e romanticismo.
La villa padronale ripropone lo stile medioevale trecentesco mentre la chiesa è copia esatta della rinascimentale S.Maria di Busto Arsizio, paese d'origine dei Crespi. Le altre costruzioni sono tutte di gusto neomedioevale, con preziose decorazioni in cotto - care al romanticismo lombardo - e finiture in ferro battuto. Neomedioevale anche l'opificio, che esprime la massima celebrazione dell'industria nell'ingresso centrale, tra le fastose palazzine degli uffici dirigenziali.
Il cimitero, di gusto esotico e di stile eclettico, è monumento nazionale: al suo interno la cappella Crespi, una torre-piramide di ceppo e cemento decorata si erge ad abbracciare le tombe operaie, piccole croci disposte ordinate nel prato all'inglese.