Tavola rotonda IIS Meroni di Lissone

La Sala Biblioteca dell’IIS Giuseppe Meroni di Lissone è stata, il giorno 1 giugno, teatro di una interessante tavola rotonda, organizzata dai Maestri del Lavoro di Monza e Brianza.

Lo scopo dichiarato è stato quello di avvicinare concretamente le giovani leve al mondo del lavoro e stimolare il loro interesse.

Studenti e studentesse delle classi 5AFI1, 5AFI2 e 2TIMA2 hanno partecipato con professori e genitori all’incontro.

Hanno fatto gli onori di casa la Dirigente Scolastica Prof. Valentina Calì e il Vice Preside Prof. Lucio Casciaro, in veste di moderatore.

Si è cominciato, dopo il benvenuto, con i MdL, che hanno presentato il nostro ultimo filmato istituzionale e poi il Console Marco Cantù ha parlato sul nostro scopo didattico, che continua anche dopo aver ricevuto la Stella al Merito. Siccome il titolo della Tavola Rotonda era “L’arte di creare ed emozionare”, la parola è passata a chi il legno, oggetto dello studio dei ragazzi, lo ha saputo lavorare e vi ha conseguito risultati di valore.

Al giorno d’oggi un recupero della manualità, da molti auspicato,  può essere un valido sbocco lavorativo e di vera soddisfazione.

Dapprima il Maestro Piero Villa di Robbiano di Giussano ha raccontato il suo lungo percorso lavorativo, iniziato a 11 anni nel cortile di casa e poi, dopo un periodo di apprendistato e perfezionamento, è diventato un bravo artigiano del legno: “Per me – ha affermato – era un piacere, ho lavorato 53 anni per la Citterio, che aveva una vasta produzione di mobili e arredi.” Il suo consiglio ai ragazzi è stato quello di seguire le proprie inclinazioni e aspirazioni, avere degli ideali e aggiornarsi continuamente.

Dopo di ché è stata la volta del Cav. Francesco Riva, titolare della Riva Mobili d’Arte, una eccellenza brianzola del “made in Italy”, che ha sede a Meda ed è conosciuta in tutto il mondo.

Con l’ausilio di slide e filmati Riva ha raccontato la sua incredibile storia: “mio padre era mobiliere, all’inizio fui adibito a fare il rappresentante ma non mi piaceva, e così chiesi di fare anch’io l’artigiano. Mi sono basato sulla passione, stavo bene solo quando lavoravo il legno con le mie mani; poi ho creduto nei valori imprescindibili quali la famiglia, la squadra di lavoro, la passione giornaliera; anche oggi alle 6,30 del mattino sono in fabbrica e smetto tardi la sera.

Gli studenti hanno potuto vedere l’esterno e gli interni della fabbrica, i lavoratori all’opera, e ammirare le creazioni degne dell’arte dei migliori pittori e scultori barocchi, nella storia dell’arte italiana. “Sono fiero di me stesso e del made in Italy, che caratterizza la mia produzione e mi fa vendere in tutto il mondo.”

Si può dire che c’è una vera e propria fusione tra lo stile di Riva e i suoi prodotti: lui si emoziona quando crea. E’ stato spettacolare vedere un pianoforte a coda funzionante, interamente rivestito di legno. E’ pura magìa.

Il legno, i ragazzi lo sanno, è infatti un materiale antico ma versatile, modellabile ed emozionante, chi crea ha sempre qualcosa in più rispetto a chi esegue lavori programmati e ripetitivi. Ai ragazzi del Meroni Riva ha offerto la possibilità di andare a visitare la sua fabbrica, da dove escono non solo salotti ma anche cucine, camere e camerette, letti, arredamenti su misura. Lui vede di buon occhio la formazione giovanile sia a scuola sia in azienda per vedere tutte le fasi produttive e gli strumenti di lavoro moderni; un ragazzo che lui ha portato, Gabriele Formenti, vi lavora già dal 2021 e ha raccontato il suo percorso, dallo studio al Terragni di Meda, all’apprendistato e all’assunzione alla Riva: ora sta imparando a creare.

Il Vice Preside ha ricordato che il Meroni è l’unico istituto statale ad indirizzo tecnico e di design, la Preside ha comunicato che dal prossimo anno ci sarà nella scuola, per le ultime classi, la possibilità di apprendistato e lavoro part-time in 4 aziende della zona. Ci sono state poi delle domande dei ragazzi e la mostra dei lavori fatti da quelli di seconda, ragazzo per ragazzo, ragazza per ragazza, delle scacchiere con scatolina, di pregevole fattura e ad essi la Scuola ha regalato l’ultimo libro di Nicola Gratteri, un magistrato coraggioso che lotta contro la mafia, dal titolo “Non chiamateli eroi”.